HORRORSCAPE:

COME E DA DOVE NASCE IL NOME DELLA BAND?

 

CHAOS PLAGUE:

Il nome nasce dalla filosofia di Nietzsche che identifica il caos come quella forza interiore, incontrollabile e ingovernabile, potentissima e irrefrenabile che una volta imbrigliata e piegata, permette di superare la condizione umana e raggiungere lo stato di Ubermensch, un essere superiore libero da ogni tipo di catena. Plague è riferito invece al morbo/malattia che affligge chi ha l'intelligenza e riconosce il caos dentro di sé, ritrovandosi in un mondo dove questo dono è quotidianamente sprecato e maltrattato.

 

HORRORSCAPE:

COMPONENTI DELLA BAND. IN CHE MODO SI CONOSCONO TRA LORO? PROVENIENZA E NOMI.

 

CHAOS PLAGUE

La band nasce nel 2006 con l'incontro di Matteo, bassista proveniente da Alassio, con me (Davide) e Stefano che abitiamo in provincia di Como e suoniamo rispettivamente chitarra e batteria. Questo è il nucleo da cui poi si è sviluppato il progetto a cui col tempo si sono aggiunti altri componenti e che ha raggiunto una maturità artistica grazie anche all'arrivo di Luciano alla chitarra solista e Daniele alla voce.

 

HORRORSCAPE:

PRIMA DELLA FORMAZIONE DELLA BAND, OGNI SINGOLO MUSICISTA HA AVUTO MODO DI SUONARE IN ALTRE BAND? QUALI?

 

CHAOS PLAGUE:

Prima dei Chaos Plague, io e Stefano abbiamo militato in qualche gruppo amatoriale senza troppe pretese, da qui la volontà nostra di provare a creare qualcosa di importante con pezzi Nostri (la N maiuscola non a caso) in cui riversare quello che avevamo da dire. Per Matteo il discorso è simile ed è quindi stato un passo quasi scontato la creazione dei Chaos Plague. Per quanto riguarda Daniele arrivava da diverse esperienze con gruppi che proponevano musica originale, gli Eternal Tragedy prima e gli A Total Wall successivamente, stesso discorso per Luciano che prima di entrare nella band faceva parte degli Agape.

 

HORRORSCAPE:

SCELTA DEL GENERE MUSICALE. IN BASE A QUALI INFLUENZE MUSICALI E' STATO DECISO DA PARTE DI TUTTI I COMPONENTI?

 

CHAOS PLAGUE:

Mah, parlare di “scelta” di un genere è un po' limitante. Semplicemente ci siamo trovati a comporre senza pensare troppo a un genere, semplicemente suonando quello che ci piaceva. Poi ovviamente ascoltando generi che spaziano dal progressive al death le influenze di questi generi sono venute fuori. Gruppi come i Death, Cynic, Obscura e Opeth fanno parte del background di tutti i componenti del gruppo ed è stato naturale andare in quel senso, sempre e comunque cercando di trovare uno stile il più personale possibile.

 

HORRORSCAPE:

ISPIRAZIONI E STATI D'ANIMO PER QUANTO RIGUARDA I TESTI E DI COSA PARLANO.

 

CHAOS PLAGUE:

Così come per il nome del gruppo, la filosofia di Nietzsche è in un certo senso il filo conduttore che unisce i testi delle nostre canzoni. Le tematiche esistenzialistiche la fanno da padrona andando a scavare nel profondo per cercare di parlare di argomenti comuni a tutti: la ricerca di se stessi, la dualità dell'animo umano, la disillusione nei confronti di una società che ormai è allo sbando sono sensazioni che chiunque prima o poi prova nella vita.

 

HORRORSCAPE:

DI SOLITO CHI SCRIVE I TESTI DELLE CANZONI?

 

CHAOS PLAGUE:

In linea di massima Matteo, anche se alla stesura dei testi partecipa anche Daniele, così come anche i passati cantanti hanno dato in più di un' occasione il loro apporto. Dal punto di vista della composizione siamo un gruppo molto democratico. Anche nell'aspetto musicale, i principali compositori siamo io e Matteo ma tutti danno il loro apporto per ottenere un risultato finale che soddisfi tutti e cinque.

 

HORRORSCAPE:

DOVE SUONATE E REGISTRATE I VOSTRI BRANI?

 

CHAOS PLAGUE:

Abbiamo la fortuna di avere una sala prove privata (niente di esorbitante, non siamo gli Iron Maiden) che ci permette di provare quasi quando vogliamo ed è li che, dopo la fase di composizione, andiamo a provare i pezzi live tutti insieme.

Per quanto riguarda la registrazione invece cerchiamo di fare tutto a casa, grazie al digitale l'home recording, è diventato quasi alla portata di tutti e per vari motivi, abbiamo deciso di attrezzarci di schede audio e registrare quanto più possibile direttamente a casa. Il nostro album è stato registrato così infatti, e le tracce sono poi state affidate ad Andrea De Bernardi per il mixing e mastering.

 

HORRORSCAPE:

AVETE GIA’ AVUTO ESPERIENZE LIVE? DOVE?

 

CHAOS PLAGUE:

Si, ne abbiamo avute diverse in locali della Lombardia, l'ultima data che abbiamo fatto è stata ad aprile al Rock Satisfaction di Castronno, in provincia di Varese. Purtroppo il nostro è un genere difficile da portare in giro e noi, come scelta “professionale”, abbiamo deciso di non scendere a patti con il pay to play, pratica che trovo in qualche modo degradante per gruppi come il nostro che si fanno il mazzo per portare avanti un progetto e che vengono ricattate con questo sistema.

 

HORRORSCAPE:

AGGIORNAMENTO SULLO STATO DI LAVORAZIONE DELL’ALBUM.

 

CHAOS PLAGUE:

L'album è stato pubblicato il 16 aprile dalla Revalve Records, un'etichetta italiana che ha creduto nel nostro lavoro e che lo distribuisce su tutti i canali digitali e non. Approfitto di questa opportunità per ringraziare Rob che ci sta dando una mano enorme e che sta facendo un lavoro eccezionale!

 

HORRORSCAPE:

PARERE PERSONALE DELLA SCENA METAL NAZIONALE IN GENERALE. UN VOSTRO PENSIERO DELLE BAND ITALIANE DI OGNI GENERE, EMERGENTI E NON.

 

CHAOS PLAGUE:

L'Italia è un paese molto strano, la scena metal nostrana vede una quantità enorme di band validissime di ogni genere che non hanno niente da invidiare a gruppi di tutto il mondo, ma il fan medio si ostina a preferire le (solite) band che arrivano dall'estero snobbando quanto di buono abbiamo in casa e che, spesso, viene apprezzato di più fuori dai nostri confini.

 

HORRORSCAPE:

UN VOSTRO PARERE PER QUANTO RIGUARDA IL NOSTRO BLOG. CHE NE PENSATE DI HORRORSCAPE? PER QUANTO RIGUARDA RECENSIONI E TUTTO IL RESTO?

 

CHAOS PLAGUE:

Io ho un immenso rispetto per chi porta avanti blog e portali come il vostro. Credere nel proprio progetto e portarlo avanti con serietà già di per se è cosa rara, dare spazio a gruppi emergenti come il nostro e non fermarsi ai soliti nomi merita il passaggio dal vostro blog!